Scambio semi e piante in fattoria

La Fattoria Altaura di Casale di Scodosia, con la collaborazione di Elisa di Nativa e Chef Giada Bozzolan, invita tutti i “CURIOSI DI NATURA”, domenica 24 settembre dalle 9:00 alle 12:30 ad un incontro “A SEME”,  in cui si potranno scambiare semi e piante, chi desidera potrà raccontare UN’ESPERIENZA, MOLTO PERSONALE E RISERVATA !!!, che lo abbia particolarmente emozionato e riguardi il mondo vegetale o, solo ascoltare.

Sono tutti benvenuti: sia chi ha semi da scambiare e chi non li ha, chi desidera parlare e chi desidera ascoltare.  L’importante è partecipare.

PER PRENOTAZIONI: dfmaria@libero.it

Benvenuti nell’Erbario Veneto

L’erbario del Monte Ceva è stato commissionato, nel 2004, da Maria Dalla Francesca alla Prof.ssa Noemi Tornadore del Dipartimento di Biologia, Sezione Geobotanica dell’Università degli studi di Padova ed è composto da 477 schede.

Sarà prossimamente pubblicato.

E’ possibile sfogliare le foto di 455 specie delle 477 censite.

Filmato girato ad aprile 2022 nella sede aziendale di Altaura a Casale di Scodosia. Si scorge l’ORCHIDEA CEPHALANTHERA DAMASONIUM Cephalanthera damasonium.

Herbarium of Monte Ceva in the Euganean Hills

The Herbarium of the Altaura and Monte Ceva Bioecological Farm was designed, commissioned by Maria Dalla Francesca, by Professor Noemi Tornadore of the Geobotanical Institute of the University of Padua. In an area of 48 hectares, located in the Euganean Hills, in the municipalities of Battaglia Terme and Montegrotto, 477 different plants have been collected and catalogued.
The herbarium is located in Casale di Scodosia at the Fattoria Altaura, in Via Correr 1291.
In Fattoria Altaura there are educational courses. Possibility of picnic and snack.

WHERE WE FIND OURSELVES >>      HERBS AND THEIR USES >>

Herbarium von Monte Ceva in den Euganeischen Hügeln

Das Herbarium des bioökologischen Bauernhofs Altaura und Monte Ceva wurde im Auftrag von Maria Dalla Francesca von Professorin Noemi Tornadore vom Geobotanischen Institut der Universität Padua entworfen. Auf einer Fläche von 48 Hektar in den Euganeischen Hügeln in den Gemeinden Battaglia Terme und Montegrotto wurden 477 verschiedene Pflanzen gesammelt und katalogisiert.
Das Herbarium befindet sich in Casale di Scodosia in der Fattoria Altaura, in der Via Correr 1291.
In der Fattoria Altaura gibt es Bildungskurse. Möglichkeit zum Picknick und Snack.

Schede delle piante censite

Storia ed Etimologia dell’erbario

a cura di Maria Dalla Francesca  articolo publicato in Letteratour nel 2022

 

Il Vocabolario etimologico della lingua italiana (pubblicato nel 1907) di P. O. Pianigiani alla voce Erbario recita: dal latino Herbarius, da Herba: erba. Nel lessico attuale Erbario, come aggettivo, significa spettante alle erbe e alla botanica, come sostantivo si riferisce ad un libro contenente una raccolta di piante essiccate. Sempre lo stesso vocabolario cita l’etimologia della parola Herba: pascolo, cibo, foraggio attinente a nutro, alimento, ma ha radici anche nei verbi masticare, divorare, sostenere, nutrire, nella espressione: bovi ben nutriti, cibo e forse verde, legume, verdura. Nome generico di pianta che nasce in foglie dalla radice, che si rinnova ogni anno nella parte sopra la terra e che nel fusto e nei ramicelli non diventa legnosa, la quale nella massima parte serve di nutrimento agli uomini e alle bestie.

Secondo il suo significato etimologico originario l’Erbario è un contenitore, una raccolta, un luogo dove sono concentrate piante vive o essiccate che servono di nutrimento, sostentamento e per estensione medicamento; in senso più ampio informazioni su tali piante.

Ho cercato di classificare gli Erbari, intesi in senso etimologico, in relazione allo scopo per il quale sono stati costruiti, indicando la tecnica con cui sono stati realizzati e i valori aggiunti, le proprietà attribuite alle piante. Nella maggior parte dei casi gli Erbari costruiti per uno stesso scopo appartengono allo stesso periodo storico quindi riflettono l’evoluzione degli interessi dell’uomo: dagli Erbari antichi che avevano lo scopo puramente pratico di raccogliere informazioni e/o piante utili dal punto di vista medico fino a quelli moderni a scopo speculativo, scientifico, ed artistico. Il termine Erbario ha avuto nel tempo significati, sempre riguardanti le piante, diversi ed è stato concepito e realizzato in forme diverse. Come conseguenza della evoluzione e specializzazione degli interessi relativi alle piante si è reso necessario, nel tempo, differenziare e rinominare i diversi tipi di Erbari.

  • Erbolario: lista di nomi e di descrizioni di piante completi di proprietà ed usi medicinali.
  • Erbario figurato o dipinto: un erbolario con le raffigurazioni delle piante.
  • Erbario ad impressione: le tavole botaniche vengono realizzate pressando tra due fogli una pianta, uno dei due lati della quale veniva cosparsa con nerofumo prodotto da una candela accesa sotto un coppo.
  • Erbario alchemico: è la base per la cura dei poveri e della gente comune. Riporta figure di erbe che per lo più non esistono, è una raccolta di testi e di ricette con formule magiche e propiziatorie.
  • Erbario: Hortus siccus – un libro contenente una raccolta di piante essiccate
  • Orto botanico: Hortus vivus – espressione artistiche, pittorica, letteraria o musicale, con tema: le piante

Evoluzione dello scopo di un Erbario.
Gli Erbari nel tempo.

L’ Erbario è antico quanto l’uomo. Dalla loro comparsa sulla terra gli animali sanno trovare in natura, ed in particolare nel mondo vegetale, nutrimento e rimedio per le loro malattie. I nostri più antichi antenati, dall’osservazione degli animali, certamente ebbero un grande insegnamento e stimolo ad imparare a distinguere le piante dannose da quelle utili come cibo e rimedio ai loro disturbi. Oserei dire che la prima e primitiva forma di Erbario sia vecchia tanto quanto l’uomo e si sia resa necessaria, in tutte le parti del mondo, per la sopravvivenza umana e per la naturale aspirazione dell’uomo a trovare rimedi alle proprie sofferenze. Ovviamente di ciò non abbiamo testimonianze concrete né tantomeno scritte.

Seguiamo le testimonianze dell’evoluzione dell’Erbario nel bacino del Mediterraneo, non dimenticando che contemporaneamente anche in tutti gli altri paesi del mondo si è sentita l’esigenza di avere dei documenti concreti che servissero di supporto all’identificazione e alla catalogazione delle piante.

Erbari a scopo medico

I primi Erbari scritti hanno lo scopo di fornire delle chiare indicazioni sull’uso delle erbe come medicamenti. Questi Erbari talvolta erano figurati: le piante venivano elencate, descritte e raffigurate. Malattia e guarigione dipendevano dalla volontà divina, perciò anche le piante usate come rimedi per curare le malattie venivano descritte in termini magici e mitologici.

2000 a. C. Si possono considerare primitivi erbari a ascopo medico, figurati, le tavolette di argilla e ipapiri dove gli Assiro Babilonesi e gli Egiziani ci hanno tramandato le loro conoscenze sulle piante.

Si riportano di seguito alcuni nomi famosi di studiosi di piante a scopo medico.

V secolo a.C. – Ippocrate
Ippocrate di Coo o Kos (Coo, 460 a.C. circa – Larissa, prima del 377 a.C.) è considerato il padre della medicina e in quanto tale sicuramente studiò le piante per proporle come rimedio ai suoi pazienti IV secolo a.C. Diocle di Caristo, autore del primo erbario di cui ci sono state tramandate notizie e da cui, pare, che il contemporaneo Aristotele, prese spunto per i suoi scritti filosofici sulle piante.

III secolo a.C. – Teofrasto di Ereso scrisse due importanti trattati botanici: il primo è la Storia delle piante, tratta di botanica generale, in 9 libri, in cui per la prima volta classifica in modo sistematico più di 500 piante individuandone le caratteristiche principali ed indicando i nomi di alberi, frutici, sufrutici ed erbe, in particolare nel IX libro, per la prima volta nella storia, elenca le piante medicinali e le droghe e ne descrive le proprietà curative; il secondo è la Causa delle Piante, tratta la fisiologia delle piante, in 6 libri (in origine 8) in cui studia la nascita spontanea e la crescita delle piante. Teofrasto per primo studiò i fenomeni naturali dal punto di vista naturalistico e non filosofico. Per molto tempo, senz’altro fino al Medioevo, gli studi di Teofrasto rappersentano uno dei contributi più importanti allo studio delle piante. In molte occasioni Terofrasto èstato chiamato il Padre della tassonomia.

II secolo a.C. – Nicandro di Colofone scrisse due opere in poesia didascalica quasi sicuramente illustrate: Theriaca (Rimedi contro le morsicature degli animali velenosi) e Alexipharmaca (Contravveleni o Antidoti ai veleni).

Fine secondo sec. a.C. – Crateuas detto Rizotomo, tagliatore di radici, che si riferiva a coloro che raccoglievano piante per usarle come medicine, era un erborista dell’epoca. Per incarico di Mitridate, re del Ponto (che è passato alla storia per i suoi tentativi di assuefazione ai veleni detta appunto mitridatismo e alla creazione di una panacea che porta il suo nome e che avrebbe dovuto proteggerlo da ogni veleno), suo sovrano e paziente, realizzò forse il primo erbario corredato da disegni di piante e relativa descrizione scientifica.

130-200 d.C. – Claudio Galeno è con Ippocrate il medico più famoso dell’antichità, il suo pensiero ha influenzato quello dei medici per oltre 1000 anni, nato a Pergamo (Turchia) ma vissuto a Roma, medico personale di Marco Aurelio e Commodo, autore di libri come Microtechnum (Ars parva, trattato di medicina generale e macrotechnumcheArsmagnao metofo terapeutico), inventore dei preparati “galenici” come idrolati ed elisir noti anche ai nostri giorni, ottenuti dall’associazione di specie diverse di medicinali secondo proporzioni precise. Fino a questo momento non sono spravvissuti erbari illustrati a noi noti.

23-79 d.c – Pllinio il Vecchio, autore della Enciclopedia Naturalis Histoiria di 37 libri che tratta tra le altre cose di botanica, e botanica medica. Fornisce una testimonianza sul metodo di realizzazione degli erbari: per prima cosa gli autori degli erbari disegnavano a colori le piante in mdo che fossero “somiglianti” e solo dopo scrivevano il testo nella parte sotostante.

I sec d.c. Dioscoride, medico militare al tempo di nerone, scrisse, a partire dalle sue esperienze in campo militare il De materia medica, 5 libri illustrati che trattano di farmacologia. Nel primo sono descritte le “sostanze aromatiche” (27 piantee droghe medicinali, 16 oli, 25 unguenti, 19 resine e catrami, 37 tra alberi earbusti, 32 frutti medicinali e commestibili); nel secondo 77 materie prime ricavate dagli animali e 100 piante commestibili; nel terzo e quarto libro tratta delle materie prime utili di origine vegetale, in medicina. Nel quinto scrive sulla vite, il vino e i minerali. In seguito scrisse altri libri sui veleni e sui farmaci. La sua opera resterà un punto di riferimento importante per le conoscenze scientifiche di questo argomento fino a tutto il medioevo fino alla comparsa della farmacologia chimica di sintesi.

IV sec. d.c. erbario figurato, nel papiro di Johnson rinvenuto in Egitto nel 1904, dove sono raffigurate, perfettamente riconoscibili, due piante: symphyton e phlomos.

V secolo dC – Pseudo – Apuleio o Apuleio Barbaro presenta elementi magici ed una concezione medico alchemica della medicina. Ebbe enorme fortuna nel mediioevo.

512 d. c. primo esempio illustrato del De materia medica di Dioscoride conosciuto come Codice di Giuliana Anicia dal nome della principessa di Costantinopoli per cui fu prodotto; appartiene alla Biblioteca Nazionale di Vienna, contiene 11 illustrazioni copiate direttamente da Crateuas.

5170-636 – Isidoro di Siviglia distingueva i Dynamidia, contenenti le propietà per curare le malattie, ed il Botanicum herbarium quod ibi herbae notentur (Etymol X) intendendo che le erbe erano indicate (notentur) con la loro effigie.

L’Erbario di A.Cattabiani (1937-2003) è uno splendido dialogo sulle piante ed i fiori simbolici.

Anche un musicista ha creato un famoso Erbario. E’ l’erbario musicale di Jean Sibelius (1865-1957) che contiene 5 pezzi per pianoforte: 1) margheritina 2) garofano 3) iris 4) aquilegia 5) campanula. Ho ascoltato la campanula e faceva venire in mente proprio la campanula…

Da piccola mi divertivo ad essiccare le piante durante la bella stagione per confezionare dei biglietti per tante liete ricorrenze ed occasioni: era un erbario di buon augurio. Mi piace pensare di descrivere un giardino con un quaderno di piante essiccate disposte nelle varie pagine con fantasia artistica o di ricordare una vacanza con un erbario personalizzato che fissi nel tempo immagini, luoghi, sensazioni e… nella vita, spero che ognuno di noi, almeno una volta, abbia messo in mezzo ad un libro un fiore o una foglia per ricordare una emozione, un giornata, un incontro. Anche questo è un tipo di erbario… molto intimo, spirituale, e… dopo un pò di tempo, riaprendo quel libro… come per magia, ci verrà restituito un momento passato che ci è molto caro. Se qualcuno non l’avesse ancora fatto aspetti la prossima occasione di serenità, di amore, si guardi intorno e consegni tutta la sua gioia ad un fiore… la conserverà intatta… La raccolta di qualsiasi pianta sia sempre un gesto non inutile.

Dove è conservato l’erbario

L’erbario è conservato presso la sede di Casale di Scodosia dell’azienda agrituristica Bioecologica Altaura e Monte Ceva.

ALTAURA, Via Correr 1291, Altaura, 35040 Casale di Scodosia, PD
Provincia di Padova – Regione Veneto – ITALIA

Fattoria Didattica – Alloggi – Spuntini – Vendita prodotti biologici – Erbario

Per informazioni e prenotazioni Maria Dalla Francesca
cell +39 347 2500714
www.agriturismobioecologico.it e-mail: dfmaria@libero.it

AZIENDA AGRITURISTICA BIOECOLOGICA ALTAURA E MONTE CEVA